I nostri Passi alpini: rivalutiamoli
I Soci del C.A.I. alta Valle Brembana

La morfologia delle Alpi Orobie ha sempre consentito, fin dai tempi più remoti, un passaggio agevole fra la Bergamasca e la Valtellina e proprio per questo, ancor prima che l'uomo creasse le frontiere, le genti di queste montagne avevano usanze e tradizioni simili. Ecco quindi che sui valichi alpini troviamo le maggiori testimonianze della presenza dell'uomo, testimonianze lasciate sul terreno con la costruzione di sentieri, di strade selciate, di impronte dell'età del ferro, di coppelle, con la costruzione di chiesette in quota, si parla dell'anno 1.000, a guardia degli alpeggi e a difesa del territorio; territorio che sarà sempre coltivato, disboscato, urbanizzato nel tempo, sino a giungere agli anni della I' guerra mondiale con una linea di difesa conosciuta come "Linea Cadorna"; e di recente con la realizzazione di strade carrozzabili a scopo turistico. In questi rilievi, realizzati dai Soci C.A.I. con il valido contributo del nostro topografo Giuseppe Cicuttini, abbiamo riportato tutto quanto esiste sul territorio dei Passi; ogni cosa va studiata, messa in risalto e proposta al turista ed alle genti locali, affinché tutti vengano a conoscenza di quanto è ricco di storia il nostro territorio e la divulghi nel migliore dei modi, affinché nulla vada perduto.

Qui di seguito riportiamo, come campione, il rilievo di due Passi, ma la ricerca è già stata fatta per tutti i Passi:

1)- Salmurano
2)- Verrobbio
3)- San Marco
4)- Lemma
5)- Tartano
6)- Dordona
7)- Publino; il materiale è pertanto pronto per essere divulgato.






3) PASSO SAN MARCO. Testata Val Mora – Valle del Bitto di Albaredo. Il rilievo che proponiamo evidenzia quanto segue:

- Pietre: Le pietre incise al Passo San Marco, su sasso micascisto "sass linguent", impresse in tempi remoti, sono giunte sino a noi grazie alla loro durezza e rappresentano simboli e testimonianze pagane; di recente, le belle sculture dell'artista Ferri testimoniano il continuo avvicendarsi dell'uomo su questo valico alpino.

- Vie di comunicazione: Sono ben leggibili le vie di comunicazione attraverso questo Passo: dapprima gli antichi sentieri per gli alpeggi, poi la famosa "Via Priula" del 1569 per consentire il traffico di merci e milizie; infine la bella e comoda Strada interprovinciale ultimata nel 1970. Da non dimenticare il "Sentiero 101" delle Orobie (Sentiero Italia) da noi curato e considerato l'orgoglio della nostra Sezione.

- Difesa - trincee: Un cenno particolare alla "Linea Cadorna", straordinaria testimonianza di come l'organizzazione militare in Italia (1898 – 1915) antecedente alla I' guerra mondiale divenne un esempio da seguire per prevenire eventuali attacchi sui fronti confinanti con altri Stati, come Svizzera filo-tedesca ed Austria. Il nostro settore, che era quello maggiormente a contatto con la Svizzera, non venne mai utilizzato, mentre il settore orientale (a contatto con l'Austria) fu scenario di morte e distruzione. Un plauso alla tesi di maturità del nostro Socio Mario Mainetti.

- Religione: Si ricorda che nel periodo 1600/1650 al Passo vennero schierati soldati a difesa della cristianità, affinché il protestantesimo non avesse ad influenzare in alcun modo la nostra fede cattolica. Attualmente al Passo c'è un altare in pietra, dove ogni anno viene celebrata una messa in occasione dell'incontro degli alpini bergamaschi e valtellinesi.

- Costruzioni: Per i mandriani l'alpeggio è sempre stato, fin da tempi remoti, il primo punto di forza dell'economia locale; ecco quindi la presenza di numerose baite e stalle in prossimità del Passo per il ricovero delle bestie e delle persone. Sono presenti anche casermette per il ricovero delle truppe a difesa della pianura padana (linea Cadorna).

- Linea elettrica: Due grosse linee per l'energia elettrica (A.E.M. e Falck) attraversano il Passo e vanno ad alimentare le attività e le abitazioni dell'hinterland milanese.




4) PASSO DORDONA. Valle Dordona – Val Madre. Il rilievo che vi proponiamo evidenzia:

- Pietre: Se al Passo Dordona troviamo il "granito", poco oltre, in Val Madre, troviamo il micascisto o "sass linguent", utilizzato per la costruzione dei "bareck", dove ora sorge il nuovo "Rifugio Dordona"; qui ci sono sassi coppellati, con incisioni o scritte varie.

- Confini: I confini sono stati imposti anticamente fra Nazioni (le 4 Leghe 1.400/1.800 e lo Stato Veneto); attualmente fra le Provincie di Bergamo e Sondrio.

- Vie di comunicazione: L'antico sentiero con selciato che comunicava le due valli, ora denominato "Sentiero 202" e prossimamente "101" e "Gran Via Alpi Orobie" – "Sentiero Italia". Una mulattiera che in alcuni punti aveva in "Val Madre" anche i muri laterali, costruita per edificare casermette per la "Linea Cadorna". Una strada carrale di recente costruzione (anno 2004) collega Foppolo con Fusine.

- Difesa – trincee: prosegue la "Linea Cadorna" come al Passo San Marco.

- Religione: La Chiesa di San Sisto, che insiste sul Mappale n. 766, risale all'anno... con una superficie di m. 500/810, ben esposta a Sud-Est. Un'antica santella viene attualmente utilizzata come luogo d'incontro fra le genti delle Valli Bergamasche e Valtellinesi.

- Costruzioni: baite per ricovero dei mandriani, erette con sasso locale (granitico), da recuperare per la bellissima posizione e per i sassi lavorati in modo esemplare; ci sono poi le casermette della "Linea Cadorna". Ora abbiamo anche un bel Rifugio, il "Rifugio Dordona".

- Linea elettrica: Una linea a beneficio dell'utenza lombarda dà energia alla nostra Regione. E' nostro desiderio che tutti i Passi presenti sul territorio delle Alpi Orobie vengano rilevati, catalogati, completati con schede informative da divulgare, affinché si possa conservare questo importante patrimonio che custodisce millenni di storia locale; noi, con l'ausilio di altri collaboratori, possiamo rivalutarlo e divulgarlo.

I Soci del C.A.I. alta Valle Brembana - tratto dall'Annuario 2005 del C.A.I. alta Valle Brembana



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