PIAZOL e le sue Frazioni: Zenibrega - Frola de Piazol
Popolazione: anno 1596: 102 ab. - 1776: 150 ab. - 1805: 150 ab. - 1901: 234 ab. - 1951: 267 ab.
Soprannome:
i "gacc dè Piazol" gli abitanti di Piazzolo sono furbi e scaltri tale i gatti.
I sopranom de Piasol:
ARIZZI: Nodèr, Sedès, Tolae - CRESCINI: Cantamese, Crescì - DOMINONI: Bese - MOLINARI: Spazze o spazzacamì - MORONI: Fùnse.
Toponimi del territorio comunale dal n. 1 al n. 497 catastali
Pertiche censuarie 4661- anno 1836
- Costa - Costone - Vedeschino - Ripa Vaga - Ronco - Ronco Chiusura - Chiusura - Ripa dei Gatti - Aialetto - Canali - Forcella - Bigna - Piana - Grumello - Costone - Dosso Ripa - Foppa Vagella - Puschiesa - Piazzolo - Chiesa - Sottopej - Ripa dell’Orto - canale Mutta - Bosco Chiesa - Vedeschino - Solivo e canaloni - Tagliate - Ronchi - Tona - Magro - Sottopiazza - Zenevrega - Merdazzo - Piazzola - Frola - Campelli
- Piazza - Cari a tutti - Cari - Regione - Roncati.
Cognomi possessori e ceppi famigliari: (anno 1836)
n. 12 Arizzi - n. 1 Arioli - n. 1 Altobelli - n. 2 Balicco - n. 1 Baschenis - n. 2 Bianchini - n. 1 Calegari - n. 1 Calvetti - n. 7 Crescini - n. 7 Dominoni - n. 1 Donati - n. 3 Egman - Fabbriceria della Beata Vergine Assunta - n. 1 Genati - n. 1 Gervasoni - n. 1 Ghislèr - n. 2 Goglio - n. 1 Guerinoni - n. 2 Milesi - n. 12 Molinari - n. 8 Moroni - n. 7 Pianetti - n. 1 Stracchi.
Luoghi sacri e pubblici:
A) Piazza Comunità di Piazzolo - B) Cimitero - C-D) Chiesa Parrocchiale di S. Maria Assunta e piazza antistante - E) Camposanto località Dosso
Valli e vallette:
Al dei Mulì - Valghetto - Ronco - Al Fosca - Al Marcia - Al Piazzola - Al Scura - Al dei Suseni - Canal dei Baitì - Pià de la Al - Canal del Matto
Economia:
Fucine da chiodi: Goglio Carlo - Mulino da grano: Molinari Gio.Maria ai Ronchi, Molinari G.B. Piazzolo - Casa per uso scuole comunali.
Strade comunali:
del Foracchino - di Piazzole - dal Ponte di Piazzatorre - detta di Piazzolo - detta della Valle - detta del Ronco - deta dei Ronchi - detta della Ripa dei Gatti
Passi del paese: la Forcella
Sentieri C.A.I.: n. 122 per Rocol di Calche
Anno 1901 - da La Nuova Italia
Abitanti: n. 236 - Degna di nota è la Chiesa parrocchiale. Vi arriva una mulattiera che si stacca dalla strada provinciale per Cà San Marco. Vi è una scuola comunale mista ed un asilo infantile.
Anno 1951 - da Luigi Dodi:
m. 702 Lungo la valle del Brembo di Mezzoldo, sopra un fertile altipiano, ben esposto, il paese si svolge regolare e pianeggiante con un’ampia strada centrale, simile ad una piazza, di cui la Chiesa e il campanile sono gli elementi terminali. Case modeste, ma ben tenute; gronde assai sporgenti; balconate di legno ai piani superiori delle facciate esposte al sole. La Chiesa Parrocchiale di S. Maria Assunta, staccata da S. Martino nel 1446, venne rinnovata e riconsacrata nel 1776. Il suo orientamento diverge alcun poco da quello del paese, per avere, secondo la tradizione, la fronte rivolta a ponente. E’, come il solito, ad una sola navata. Intonacata esternamente di bianco, spicca fra i colori degli altri edifici. A settentrione, un piccolo portico la unisce alla cappelletta dei morti. Il campanile, di pietra porfiroide rossa, è del 1795. Le immediate adiacenze del villaggio, assai ridenti, sono coltivate a frutta, ortaggi e granoturco; praterie si estendono sulle colline all’intorno; alte montagne a boschi e pascoli inquadrano la quiete
del paesaggio.
La popolazione che nel sec. XVI° era di un centinaio di persone, è, da più di cent’anni, stazionaria sui 250 abitanti stabili. Gli Antichi originari di Piazzolo Il territorio di Piazzolo apparteneva, per la maggior parte, agli Antichi Originari. In virtù del decreto 25 Novembre 1806, leggi napoleoniche, venne a questi espropriato e dato al Comune. Con la caduta di Napoleone e l’avvento del Regno lombardo-veneto, gli Antichi Originari proprietari fecero ricorso affinché fosse ripristinata la legalità. In data 26 ottobre 1824 furono definiti gli accordi per la transazione con il Comune medesimo, ma la definitiva transazione dei beni ebbe luogo con atto notarile Notaio dr. Tommaso Mocchi fu Bernardino il 23 marzo 1850.
Tratto dall'Annuario 2006 del C.A.I. alta Valle Brembana